Credito, servizi finanziari e assicurativiCredito, servizi finanziari e assicurativi

La mafia si sposta in Veneto: indice puntato sul recupero crediti

La Commissione parlamentare antimafia ha dedicato una sezione al Veneto nel fascicolo che riguarda l'infiltrazione mafiosa. Le pagine fanno riferimento alla scarsa attenzione che gli abitanti della Regione hanno per l'argomento.

Si pensa che la mafia sia un fenomeno soprattutto legato al Sud e che chi si insedia qui con intenzioni malavitose non sia poi così pericoloso. In realtà, la mafia si trova benissimo in Veneto, perché la Regione è il motore produttivo dell'Italia e questo consente di effettuare velocemente passaggi di denaro e attività di recupero crediti illegali.

In più, la crisi non fa altro che aiutare chi va avanti per illeciti: una piccola attività che non riesce a ottenere liquidità da un istituto di credito può restare facilmente vittima di strozzini che devono riciclare denaro sporco e che si comportano come vere e proprie società di recupero crediti.

Data l'intensa attività aziendale, il Veneto è anche patria di professionisti a tutti i livelli: dai notai, agli avvocati, fino ai commercialisti. Lo confermano i dati della Procura di Venezia, tratti dalle denunce su operazioni finanziarie sospette.

Se il primo ad accorgersi del problema dovrebbe essere il notaio o l'avvocato della persona che ha compiuto l'operazione finanziaria, in realtà sono i danneggiati da tale operazione a denunciarne (per forza di cose tardivamente) l'esistenza.

Il fatto più preoccupante riguarda le società di recupero crediti: le attività di riscossione dovrebbero essere le prime a sapere da dove parte il denaro, per poter dimostrare l'esistenza di un credito nei confronti di un terzo.

Invece, spesso il recupero crediti avviene sottobanco, perché nello stesso modo quel denaro è stato prestato. Quali sono le attività del Veneto più colpite dall'infiltrazione mafiosa?

Alcune attività sono tristemente “classiche”: l'edilizia, il gioco d'azzardo, la gestione dei rifiuti, ma quelle che destano più preoccupazione per la Commissione antimafia sono le attività di recupero crediti e quelle di ricettazione.

Le attività delle Forze dell'Ordine sono ormai sotto gli occhi di tutti, anche in Veneto, ma non basta: purtroppo, è il silenzio a fare la parte del leone. Si tratta di un pericolo ben più grave da affrontare anche in quelle Regioni che in passato si ritenevano “immuni” dal problema mafioso.